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DECRETO SOSTEGNI Contributo a fondo perduto
Il decreto introduce un contributo a fondo perduto subordinato ad una istanza all’Agenzia delle Entrate. Tale beneficio non concorre alla formazione della base imponibile ai fini Irap e delle imposte sui redditi.
Beneficiari
- soggetti titolare di partita Iva, residenti in Italia che svolgono attività d’impresa, arte o professione o producono reddito agrario
- Soggetti che nel periodo d’imposta 2019 abbiano conseguito ricevi o compensi non superiori a 10.000.000 euro.
Agevolazione
Per quanto riguarda la fruizione del contributo, il contribuente potrà scegliere se ottenere l’accredito sul proprio conto corrente o se trasformarlo in un credito d’imposta da utilizzarsi in compensazione tramite F24.
Il contributo spetta solo qualora il fatturato medio mensile 2020 risulti inferiore di almeno il 30% rispetto a quello del 2019, in tal caso il contributo spettante verrà quantificato applicando determinate percentuali alla differenza tra i due fatturati medi mensili:
- 60% se i ricavi e compensi del 2019 non sono superiori a 100.000 euro,
- 50% se i ricavi e compensi 2019 sono superiori a 100.000 euro e fino a 400.000 euro,
- 40% se i ricavi e compensi 2019 sono superiori a 400.000 euro e fino a 1 milione di euro,
- 30% se i ricavi e compensi 2019 sono superiori a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro,
- 20% se i ricavi o compensi 2019 sono superiori a 5 milioni e fino a 10 milioni di euro.
È comunque riconosciuto l’importo minimo di 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche. L’importo massimo è pari a 150.000 euro.
Modalità di presentazione della domanda
Le domande di contributo possono essere inviate a partire dal prossimo 30 marzo e fino al 28 maggio 2021.